La
maggioranza è silenziosa, sventola bandiere e cappellini lungo i Fori
Imperiali, attende con impazienza e trepidazione la parata del 2 giugno,
festa della Repubblica. Ogni bambino batte le mani con gli occhi
lucidi. Vi è, in ogni ricorrenza con le Forze Armate, più folla che
durante qualsiasi altra manifestazione chiassosa e disordinata che di
ideali ne ha ben pochi se non quello di dividere gli italiani dietro
“bandierine” multicolori che nulla hanno a che fare con la nostra
identità. Quella identità che invece il tricolore racchiude, unisce e
richiama migliaia di persone per veder sfilare nella propria città i
nostri ragazzi, italiani, ebbene si i SOLDATI. Tutti uniti che ci
uniscono sotto la stessa bandiera, il nostro tricolore, loro che vi
riconoscono la Patria e non solo lo stato. Loro che sono i nostri migliori ambasciatori all’estero.
Loro che sono i primi ad intervenire in situazioni di crisi come
terremoti e inondazioni. Loro che lavorano in silenzio lontano dai
riflettori, loro che non fanno scioperi, loro che non scendono in
piazza.
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