New Delhi, Times of India: L’Alta Corte di Calcutta ha disposto la censura sulla locandina del thriller erotico “Hate Story” di Vikram Bhatt prodotta da Vivek Agnihotri già definito il Basic Instinct di Bollywood coprendo con della vernice blu la schiena nuda dell’attrice. Nel film molte scene esplicite (censurate per più del 50%)
interpretate dall’attrice debuttante bengalese Paoli Dam nei panni di
una donna che usa la propria sessualita’, come Sharone Stone nella
pellicola Hollywoodiana, come arma di vendetta.
Vedi qui il trailer non censurato di Hate Story
Alberto Alpozzi fotografo professionista di Torino, specializzato in fotografia per l’architettura, reportage, sfilate di moda, foto di scena per cinema e teatro, composit e book fotografici per attrici e modelle. SITO WEB UFFICIALE: http://www.albertoalpozzi.it STUDIO FOTOGRAFICO in Via San Secondo 96/c (tra corso Turati e corso Re Umberto), piano terra, 10128 – Torino – Italy Chiamami al +39.011.501700 oppure per urgenze al +39.338.9107608
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giovedì 19 aprile 2012
giovedì 12 aprile 2012
Come riconoscere un fotomontaggio
Analisi e perizie fotografiche
Il servizio è principalmente indirizzato ad agenzie investigative, avvocati e periti.
A
differenza di quanto oggi si pensa, grazie alla tecnologia, non c’è
modo di creare fotomontaggi o foto false senza essere scoperti.
Certamente
i nuovi software e la capacità del grafico rendono sempre più arduo il
compito di chi deve analizzare le immagini per certificarne
l’autenticità ma oltre all’analisi diretta dell’immagine tramite lo
studio delle ombre (e quindi la triangolazione per vedere i punti luce e
la posizione del fotografo), della temperatura colore, delle dimensioni
e delle proporzioni degli oggetti o più semplicemente la presenza di
pixel ritagliati si utilizzano oggi appositi software in grado di
“leggere” i metadati nascosti nel file al fine di fornire informazioni
sul programma di photo-editing utilizzato, la fotocamera, il tipo di
compressione, istogrammi, etc…
Analisi
diretta, senza ausilio di software particolare, è stata applicata per
esempio alla prima foto di Bin Laden morto – vedi l’articolo Osama, foto falsa: da Torino una delle prime critiche – osservando semplicemente alcune incongruenze e reperendo in rete le foto originali utilizzate per il fotomontaggio.
Stesso procedimento è stato utilizzato, seppur con maggior difficoltà, per la seconda foto falsa della morte di Bin Laden: fotomontaggio migliore ma anch’esso smascherato con semplicità.
Come scoprire un fotomontaggio?
Invia una mail a info@albertoalpozzi.it
con la foto alla maggior risoluzione possibile (più è piccola minore è
il grado di dettaglio e quindi maggior difficoltà nell’analisi).
Riprese fotografiche e foto probatorie autenticate da un Notaio e qualora si renda necessario dal Cancelliere o dal Segretario Comunale, oppure secondo art. 8 del d.lg. 22 luglio 1999, n. 261.
Perizie
Giurate e registrazione dell’atto per cause legali: sfratti giudiziari,
incidenti stradali, furti, interi stabili, singoli locali, negozi,
appartamenti, rilievi, autovetture e mezzi.
Per info e preventivi mandare mail a info@albertoalpozzi.it
Perizie fotografiche da presentare in tribunale
L’Euro Fighter Typhoon nei cieli di Torino
Come un mese fa, previsti per oggi nuovi test per l'EFA nei cieli di Torino.
Oggi pomeriggio, se le condizioni meteo lo permetteranno, nuovi test dopo pranzo dall’aeroporto di Torino Caselle, sede dell’Alenia Aeronautica, per testare il nuovo sistema ILS “Instrumental Landing system” cioè il sistema di atterraggio assistito: in pratica fornisce al pilota il “sentiero” di atterraggio, utilissimo in condizioni di scarsa visibilità.
L’Eurofighter Typhoon, è un velivolo multiruolo (Swing Role) con ruolo primario di caccia da superiorità aerea e intercettore, caccia di quarta generazione e mezza, bimotore a getto con ala a delta ed alette canard. È stato progettato e costruito da un consorzio di nazioni europee, comprendente anche l’Italia. I primi velivoli di questo tipo sono entrati in servizio, nell’Aeronautica Militare, presso la base aerea di Grosseto, tra le file del 4º Stormo caccia.
Oggi pomeriggio, se le condizioni meteo lo permetteranno, nuovi test dopo pranzo dall’aeroporto di Torino Caselle, sede dell’Alenia Aeronautica, per testare il nuovo sistema ILS “Instrumental Landing system” cioè il sistema di atterraggio assistito: in pratica fornisce al pilota il “sentiero” di atterraggio, utilissimo in condizioni di scarsa visibilità.
L’Eurofighter Typhoon, è un velivolo multiruolo (Swing Role) con ruolo primario di caccia da superiorità aerea e intercettore, caccia di quarta generazione e mezza, bimotore a getto con ala a delta ed alette canard. È stato progettato e costruito da un consorzio di nazioni europee, comprendente anche l’Italia. I primi velivoli di questo tipo sono entrati in servizio, nell’Aeronautica Militare, presso la base aerea di Grosseto, tra le file del 4º Stormo caccia.
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giovedì 5 aprile 2012
Reportage 2011 Herat, Afghanistan
10 Gennaio 2011 - Intervista nella trasmissione Gente che parla con Cristiano Tassinari - http://www.albertoalpozzi.it/info
Cinema e Fotografia
Più di 30 titoli sul mio sito web. Clicca qui
Afghanistan, slightly in focus
dall’intervista di Fabio Lepore su FUTURA – Il giornale on-line del Master in giornalismo di Torino
Dalle cattedre del Poli alle strade polverose dell’Afghanistan. Con la macchina fotografica al collo. Ogni situazione è buona per ottenere lo scatto giusto: quello del reporter a caccia di immagini, nonostante siano lontani i tempi di Robert Capa, è ancora oggi un mestiere che non conosce confini. E richiede passione. La stessa che ha portato il torinese Alberto Alpozzi, classe 1979, a decidere di trascorrere l’ultimo Natale con i soldati italiani in missione a Herat, Ovest dell’Afghanistan.
Perché un’esperienza di questo tipo?
Quello che mi piace della fotografia è il fatto di poter ritrarre situazioni particolari, non comuni. Andare oltre, spingermi oltre a quello che chiunque può vedere. D’altronde, se ci pensi, oggi con le macchine digitali più o meno tutto è alla portata di tutti. Quindi il modo in cui un fotografo può differenziare la qualità e la professionalità del suo lavoro è arrivare in luoghi da documentare dove non tutti sono disposti o hanno la possibilità di andare. Documentare, anche, quello che gli altri vogliono soltanto vedere, ma non vivere. L’idea con cui sono partito per l’Afghanistan era questa. E poi, soprattutto, raccontare un periodo molto particolare, quello del Natale, e cercare di capire come viene vissuto a distanza da migliaia di italiani. Noi pensiamo che sono militari, ma prima di tutto sono ragazzi, uomini. E italiani. Persone che – scelta condivisibile o meno, ma non sta a me entrare nel merito di questo tipo di polemiche – hanno comunque scelto di stare distanti da casa, dalle famiglie, dalle mogli, dalle fidanzate e, molti, dai figli.
Continua a leggere l'intervista sul mio sito web qui
Dalle cattedre del Poli alle strade polverose dell’Afghanistan. Con la macchina fotografica al collo. Ogni situazione è buona per ottenere lo scatto giusto: quello del reporter a caccia di immagini, nonostante siano lontani i tempi di Robert Capa, è ancora oggi un mestiere che non conosce confini. E richiede passione. La stessa che ha portato il torinese Alberto Alpozzi, classe 1979, a decidere di trascorrere l’ultimo Natale con i soldati italiani in missione a Herat, Ovest dell’Afghanistan.
Perché un’esperienza di questo tipo?
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Continua a leggere l'intervista sul mio sito web qui
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